Il 6 dicembre del 1998 è sicuramente una data da ricordare per la televisione italiana o quanto meno per la fiction.
In questo giorno infatti è andata in onda la prima puntata di una serie che ancora oggi vediamo in onda.
Sto parlando di Un medico in famiglia, che dopo la prima serie che durò ben 26 domeniche per un totale di 52 episodi, mentre le altre sono state ridotte a 13 puntate, oggi è giunto al suo nono capitolo.
Sono cambiate tante cose all’interno della Famiglia più numerosa d’Italia, tante persone se ne sono andate, altre sono arrivate a Poggiofiorito.
Addirittura, dopo un anno in cui la sua presenta era stata frammentata e uno di assenza, Lino Banfi è ornato a vestire i panni di Nonno Libero a tempo pieno.
Ci si aspettava grandi cose da questa nona avventura dei Martini, l’attesa era tanta, ma già i presupposti lasciavano un po’ perplessi.
Troppe assenze cardine per esempio, Lele Martini con moglie e due degli innumerevoli figli sono volati a Parigi.
Di Ciccio, consorte e gemellini, già dalla serie scorsa non si ha più traccia.
Annuccia è volata a Londra e forse tornerà per qualche puntata.
L’altro cardine insieme a nonno Libero della famiglia, e cioè la colf, vuoi che fosse impersonata da Lunetta Savino o Beatrice Fazi, è sparita dalla circolazione.
La primogenita della famiglia, Maria, sta facendo la stessa cosa del caro e amato nonno, la sua presenza nella serie la possiamo contare sulle dita di una mano.
C’è da dire che comunque sono entrati nuovi nomi, ma il tutto è alquanto surreale.
È poco credibile che in una famiglia vivano cinquanta persone, alcune delle quali nemmeno legate tra di loro da un vincolo, se pur alla lontana, di parentela.
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Tanta carne al fuoco che alla fine non riesce a cuocere bene. Non c’è il tempo materiale per raccontare bene tutte le storie, ma questo l’avevamo notato anche nella serie scorsa.
Troppi filoni narrativi aperti con una difficoltà estrema nella chiusura. Insomma un gran calderone all’interno del quale è stato buttato di tutto.
La prima puntata ha riscosso un discreto successo, nulla però, se paragonato ai numeri degli anni passati, o ai picchi del 42% di share registrati con Don Matteo.
La domenica i competitor sono molti, questo è vero, ma non è una giustificazione, anche perché proprio questa settimana la rai ha pensato di “provare” una nuova collocazione inserendo una puntata anche di mercoledì.
Il risultato è stato deludente con circa 4 milioni di telespettatori.
Settimana prossima l’idea è quella di replicare con un appuntamento anche di Giovedì, forse sperando ancora negli influssi del prete più amato d’Italia.
Forse però la verità è una sola, Un medico in famiglia ha perso lo smalto di una volta.
Sceneggiature banali e cast poco convincete. Sarebbe stato meglio fermarsi ancora un po’, dare tempo agli attori di fare altro così da riottenere la loro piena disponibilità.
È un vero peccato per una fiction che ha fatto la storia della tv.
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