BRACCIALETTI ROSSI: CONFERMATO IL SECONDO CAPITOLO DELLA FICTION CAMPIONE DI ASCOLTI E UMANITÀ (by el91)

È stato forse il fenomeno televisivo delle prime domeniche dell’anno, ha riscosso un successo enorme con numeri da capogiro.

Braccialetti rossi, la fiction rai che ha tenuto incollati alla TV una media di 6 milioni e mezzo di telespettatori con il 25% di share è stata una vera e propria rivelazione.

Protagonisti della serie sei ragazzi dalle età più svariate che condividono la quotidianità all’interno di un ospedale dove si conoscono meglio e instaurano un vero e proprio rapporto di profonda amicizia.

Il tema trattato è stato quello della malattia, ma non solo. Si raccontano le loro vite, la scoperta di loro stessi, la nascita di un amore. Il tutto contornato dalla voce narrante rappresentata dal più piccolo dei protagonisti, Rocco in coma a causa di un incidente in piscina.

Un racconto forte, duro, per certi versi straziante, ma estremamente bello e profondo. Il pubblico ha apprezzato sia in tv che sui social network, i complimenti e gli elogi sono stati davvero tanti, molti si sono scoperti commossi alla fine di alcune scene. Persino il direttore di rete Giancarlo Leone, amante di Twitter, ha cinguettato come fossero anni che non si commuoveva più per una fiction.

Questa storia ha suscitato un po’ in tutti molta commozione, forse perché raccontata con semplicità e purezza, forse perché i protagonisti sono dei ragazzi o forse ancora perché non si è preteso nulla di più che raccontare.

Un filo conduttore di questa fiction è stata sicuramente la musica a partire dalla colonna sonora firmata da Nicolò Agliardi che con Io non ho Finito ha scalato le visualizzazioni sul web ed è attualmente alla terza posizione della classifica Top of the Music FIMI/GFK delle compilation più vendute.

Lo stesso Agliardi a proposito del successo di questa serie ha dichiarato:

''Speravo che avesse successo, ma ciò che è accaduto è più di quanto ci si poteva immaginare. Abbiamo portato in prima serata un tema delicato e rivoluzionario, e i ragazzi lo hanno capito''.

Una grande soddisfazione per tutti dunque, in una televisione in cui è più importante l’apparire che l’essere, ha trionfato un prodotto di qualità che racconta una storia di amicizia, di lotta, di purezza e voglia di vivere.

Il produttore Carlo Degli Esposti è più che soddisfatto:

''Sono molto soddisfatto perchè Braccialetti era ed è, in un momento di grande reiterazione del già fatto, una novità completa e, come tale, molto rischiosa''.

A pochi giorni dall’ultima puntata si è dichiarato che ci sarà una seconda serie. Ritroveremo presto quindi tutti i protagonisti, magari fuori dal ospedale, ma sempre uniti da quel braccialetto rosso che hanno deciso di utilizzare come collante, come il loro simbolo.

La rete ha creduto in questo prodotto è ha avuto ragione, i numeri parlano chiaro. Il pubblico non è dunque scappato alla vista di una trama estremamente complessa come quella di Braccialetti.

E allora come ci dice la canzone di Agliardi: ''Io non ho finito''. Noi non abbiamo finito, anzi ci ritroveremo qui pronti per la seconda serie. Braccialetti Rossi…watanka!

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