In onda sul canale streaming Netflix negli Stati Uniti, è ora disponibile l'intera terza stagione di Orange is The New Black. Si tratta, com'è noto, di una delle serie TV più amate del momento poiché in grado di fornire contenuti disparati ed appartenenti a diversi generi: da un lato crimine e drama; dall'altro, momenti esilaranti e divertenti. Sono, dunque, finalmente tornate le inmates più conosciute del momento: quelle del penitenziario femminile di Litchfield. Oggi analizziamo, sulla base delle ultime tredici puntate, la figura di Officer Bennett.
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John Bennett, il cui ruolo è interpretato dall'attore newyorkese Matthew "Matt" McGorry, è uno degli ufficiali che vigilano sulle detenute del penitenziario femminile di Litchfield.
Principalmente noto per il suo affaire con Dayanara Diaz (Dascha Polanco), una delle latinas presenti in quel carcere, Bennett sembra aver perso, negli ultimissimi episodi della terza stagione, molti dei sostenitori che aveva guadagnato in passato.
Prima di arrivare al punto, occorre però un breve recap della storia.
Invaghitosi della bella latina, Officer Bennett fa in modo che si crei tra loro due una certa complicità sin dalla prima stagione della serie;
ricambiato da Daya, comincia perciò a vivere con lei un vero e proprio rapporto di fidanzamento.
Se non fosse per il vestiario, infatti, che ci ricorda che l'uno è un ufficiale e l'altra una detenuta, sembrerebbero una normale coppietta.
I due, infatti, pur trovandosi in un luogo costantemente sorvegliato e, pur tenendo nascosta la loro relazione a ciascuno dei colleghi di Bennett, riescono a ritagliarsi dei momenti di intimità.
Proprio durante uno di questi momenti, Daya rimane incinta.
Presi dal panico, entrambi cominciano a pensare al da farsi e a come fare in modo di evitare il licenziamento di Bennett poiché -ovviamente- i rapporti tra Officers ed Inmates sono proibiti.
Daya, allora, riesce a far sì che un'altra guardia, George "Pornstache" Mendez (Pablo Schreiber), si invaghisca di lei e, già incinta, ha con lui un rapporto intimo.
Dopo di ciò, accusa Mendez di stupro e l'agente viene quindi trasferito da Litchfield, dove si trova in qualità di guardia, in un altro penitenziario, ma stavolta in qualità di detenuto.
Liberatisi di Mendez ed evitato lo scandalo, Daya e John sembrano non doversi preoccupare di nuovi problemi e continuano la loro relazione, facendo progetti per il futuro.
Nel frattempo, Daya riceve una visita da parte della madre di Mendez, la quale crede di essere la nonna della creatura che Dayanara porta in grembo poiché George crede ancora di esserne il padre, e si propone di adottarla.
Daya è ovviamente in disaccordo perché sa di poter contare su John il quale, tra l'altro, le aveva proposto di sposarlo.
Le convinzioni della bella latina sono però sono destinate a crollare abbastanza in fretta poiché, in seguito ad una visita fatta a Cesar -compagno della madre di Daya, Aleida- Bennett si rende conto del clima di violenza che si respira in quella casa, scompare dalla circolazione e non si reca più nemmeno a lavoro.
Disperata poiché, ormai da settimane, non ha più notizie dell'uomo che ama e, con tutte le speranze di poter costruire con lui un futuro felice, Daya decide di dare in adozione il suo bambino alla signora Mendez, rivelandole però la verità e cioè che suo figlio George non ne è il padre.
Prima che il tutto possa essere concretizzato, però, arriva il momento del parto e, contro ogni previsione, proprio Aleida Diaz, che aveva tanto insistito perché quest'adozione avvenisse, dopo la nascita della bambina, chiama la signora Mendez fingendo che il bambino sia morto ed evitare, così, che avvenga l'adozione.
Ma avviciniamoci al punto.
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Nel corso delle varie puntate di questa terza serie, abbiamo avuto modo di assistere al flashback riguardante il passato da soldato di Bennett ed abbiamo visto che, anche in quel frangente, ciò che emergeva non era di certo il suo coraggio (*ndr, pur essendosi impegnato a dare, se necessario in quanto soldato, la vita per la Patria, tra i componenti del suo battaglione fu un altro e non lui a coprire col proprio corpo, rimettendoci la vita, una granata).
Come lo stesso McGorry ha dichiarato in un'intervista, Bennett è un personaggio che ha forte voglia di essere un eroe, ma proprio non riesce ad esserlo.
Quando le cose si fanno difficili, infatti, tende a scappare.
In virtù di questa sua apparente codardia, moltissimi dei fans della serie tendono ad assumere un atteggiamento colpevolista nei suoi confronti.
E voi?
Riuscite a credere al fatto che Bennett, il Bennett che abbiamo conosciuto, riesca a permettere che sua figlia, dopo l'arresto di Cesar (*ndr, la DEA irrompe in casa effettuando l'arresto ed un agente si prende cura della piccola, raccogliendola dal pavimento), venga affidata ai servizi sociali?
Io no.
Continuo a credere che ci sia un motivo, che ancora non ci è stato svelato, dietro la sparizione di John.
Probabile che si tratti solo di mie speranze...ma non riesco ad essere totalmente colpevolista.
Mi riservo un 30% di buone aspettative, per la quarta stagione, nei suoi confronti. Sono curiosissima di vedere cosa racconterà se riapparirà.
E voi? A quale schieramento appartenete?
Vi considerate colpevoliste oppure no?
Vorrei sentire la vostra!
Dobbiamo attendere un anno perché il tutto ci venga svelato; nel frattempo, dunque, creiamoci le nostre idee!
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