
Senza almeno un caso di plagio, non sarebbe Sanremo. E il Festival del 2018, ancorchè appena iniziato, non si è certo smentito. Puntuale e inevitabile, al Festival è scoppiato lo scandalo. A tenere banco è stato il caso Meta/Moro. La canzone portata in gara dai due cantatori, Non mi avete fatto niente, infatti, è stata a rischio eliminazione per troppa somiglianza con un brano presente fino a poche ore fa nel sito Rai, Silenzio, presentato un paio di anni fa alle selezioni della categoria Giovani dal duo Ambra Calvani e Grabriele De Pascale. Nei social se n'è cominciato a parlare durante il Festival, poi è arrivata la rete e infine se ne è parlato in televisione. Fino alla chiusura bonaria del caso da parte di Claudio Baglioni.
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La giornata era iniziata bene per il "dittatore" artistico Claudio Baglioni e quindi anche per Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino.
La prima notizia della giornata era stata infatti il boom di ascolti per la prima serata del Festival di Sanremo, vista a sorpresa da 11 milioni e 603mila spettatori (52,1% di share).
Notizia da condividere anche con Fiorello? In effetti il protagonista della scossa elettrica iniziale è sembrato a sua volta un conduttore e, stando almeno all'inizio ingessato di Favino, più conduttore lui dell'attore.
In attesa di dirimere la questione e di attendere se scatterà il "bitcoin" doppio invocato da Fiore al direttore Orfeo presente al Teatro Ariston per averlo in diretta anche sabato, Sanremo ha fatto giornata con il caso del plagio per il brano Non mi avete fatto niente di Ermal Meta, Fabrizio Moro.
Anche se una frase del ritornello ricorda un brano di Andrea Febo presentato a Sanremo Giovani nel 2016,il vicedirettore di Rai 1, Claudio Fasulo, ha spiegato che si tratta di "rielaborazione" e non di plagio, ricordando che "nel regolamento è prevista la possibilità di prendere fino ad un terzo" di un brano proposto in precedenza.
Dunque Meta e Moro restano in gara, anche se dopo i rilievi emersi nel corso della conferenza stampa, Fasulo ha però precisato che "saranno fatte con l'ufficio legale della Rai ulteriori valutazioni".
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La vicenda assomiglia un po' a quelle del gran giurì della Formula 1 che si riuniva per verificare eventuali irregolarità nei motori delle vetture partecipanti...
In ogni caso Claudio Baglioni sembra del tutto orientato a tenere in gara Meta e Moro, al netto delle nuove verifiche che verranno fatte: sembra che l'idolo di Antonio Ricci non voglia scuri o mannaie in gara.
Intanto chi può stare assolutamente tranquillo è Rosario Fiorello, che tanto temeva il palco dell’Ariston.
È stato proprio lui ad avere salvato la prima serata del 68° Festival di Sanremo con i suoi irresistibili interventi e calmando la protesta di un uomo salito sul palco all’improvviso in apertura di Festival.
Fiorello ha anche sfidato la par condicio facendo votare per alzata di mano l’Ariston, prima di travolgere la platea davanti a lui e quella davanti ai teleschermi con un fuoco di fila di battute su Erdogan, sul canone Rai, impersonando Morandi-Baglioni fino a duettare col divo Claudio al posto della malata Pausini.
E sulle note di "E tu" anche il direttore artistico del Festival Baglioni e la stessa Michelle hanno tirato un sospiro di sollievo, la gara può continuare.
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FONTI:
Per il contenuto: Fiorello salva il Festival. Chiuso il caso Meta-Moro: non è plagio, avvenire.it, 7 febbraio 2018.
Per l'immagine: www.we-news.com
Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).