PRESENTATI I PALINSESTI RAI PER LA NUOVA STAGIONE TELEVISIVA 2014/2015: ECCO TUTTE LE NOVITÀ, LE RICONFERME E I CLAMOROSI ADDII. FLORIS ANCORA UN’INCOGNITA (by el91)

Innovare nel segno della continuità, questo lo slogan di Rai Pubblicità per la presentazione dei palinsesti rai che si sono tenuti questa sera, negli studi di Via Mecenate a Milano.

La prima novità la ritroviamo nella presentazione non più solo della stagione autunno-inverno, ma di tutto quello che vedremo da settembre a giugno sulle reti Rai.

Dopo una breve introduzione di Marano, Gubitosi e Lorenza Lei, la parola passa al direttore di RaiUno: Giancarlo Leone. Si delinea così immediatamente la strategia della rete ammiraglia.

PALINSESTI RAI, AUTUNNO 2014: CLAMOROSA USCITA DI SCENA DA RAI TRE, ECCO CHI NON RIVEDREMO A SETTEMBRE (by el91)

A pochi giorni dalla presentazione agli inserzionisti dei palinsesti autunnali della rai, fissata per mercoledì 25 giugno a Milano, presso gli studi di Via Mecenate e successivamente, il giorno dopo, 26 giugno a Roma, cadono alcune certezze.

Come tutti sappiamo bene, si parla da tempo dei possibili e ormai certi cambi, alcuni epocali, che la rete ammiraglia ha deciso di apportare, come si sa di alcune conferme e alcune novità per rai due.

La rete che, meno di tutte, fino a qualche ora fa, destava preoccupazione era RaiTre.

PALINSESTI RAI AUTUNNO 2014: GIÀ SI DELINEANO I PROGRAMMI E I CONDUTTORI. PER LA CONFERMA SI ATTENDE IL 25 GIUGNO (by el91)

I programmi si stanno, quasi tutti, fermando per la pausa estiva e già si parla di settembre.

Quando mancano poche settimane alla presentazione dei palinsesti rai che si terrà il 25 e il 26 giugno a rispettivamente Milano e poi Roma.

E proprio ieri il vicedirettore generale Antonio Marano e il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone hanno illustrato al consiglio di amministrazione della Rai i palinsesti della prossima stagione della rete ammiraglia, che dovrebbero essere votati ed approvati (insieme a quelli di Rai2 e Rai3) nella seduta del 12 giugno.

DUCCIO FORZANO SI RACCONTA IN UN’INTERVISTA PER IL NOSTRO GIORNALE: TRA SANREMO E CHE TEMPO CHE FA, IL RITRATTO DI UN REGISTA CON LA R MAIUSCOLA (PRIMA PARTE) (by el91)

Un 22 maggio insolito. Che tempo che fa, lo storico programma in onda su Raitre ogni weekend, sta per volgere al termine della sua undicesima stagione.

Eccezionalmente, la puntata di sabato 24 viene registrata.

Duccio Forzano, regista della trasmissione e dell’ultimo Sanremo, mi ha concesso un’intervista, insieme alla collega, di un’altra testata, Mariangela Galotto.

Iniziamo così una chiacchierata nel giardinetto degli studi di Via Mecenate, sotto una pioggia battente.

La prima domanda è d’obbligo:

Sei Soddisfatto di questo Sanremo2014?

Per quanto mi riguarda sì.

DUCCIO FORZANO SI RACCONTA IN UN’INTERVISTA PER IL NOSTRO GIORNALE: TRA SANREMO E CHE TEMPO CHE FA, IL RITRATTO DI UN REGISTA CON LA R MAIUSCOLA (SECONDA PARTE) (by el91)

(Continuo della parte 1: DUCCIO FORZANO SI RACCONTA IN UN’INTERVISTA PER IL NOSTRO GIORNALE: TRA SANREMO E CHE TEMPO CHE FA, IL RITRATTO DI UN REGISTA CON LA R MAIUSCOLA)

La pioggia non diminuisce, ma l’intervista a Duccio Forzano va avanti, mentre nei corridoi di Via Mecenate si prepara la penultima puntata.

Lo sguardo di Duccio è magnetico, impossibile perdere la concentrazione con lui.

Quest’anno, con una puntata che dura più di due ore hai avuto più possibilità di sperimentare?

Certo, assolutamente sì. Però poi il racconto quando c’è un talk è dato dalle parole e come disse Fabio una volta: “La cosa più difficile da fare è raccontare le parole in televisione”.

'GIORNALISMO DI GUERRA. RACCONTI E IMMAGINI OLTRE IL FRONTE': CONTINUA IL CICLO D’INCONTRI PROMOSSI DA COMUNICA(T)RE. OSPITI PAOLO DI GIANNANTONIO E LA FOTOREPORTER ANNALISA VANDELLI‏ (by el91)

Il giornalismo ha tante sfaccettature, anzi mille colori. Si spazia dalla cronaca nera, alla rosa, passando per la bianca.

Questi sostanzialmente sono i mille ambiti dell’informazione.

Sono tutti settori che potremmo considerare estremamente tranquilli, posizioni di tutto rispetto che milioni di giornalisti in Italia assumono per informare noi italiani.

Poi però c’è un settore, che a molti fa paura perché non è il classico giornalismo tranquillo e sereno, anzi, è tutt’altro.

È un giornalismo duro, crudo, che sbatte in faccia realtà cruente.