Nonno Libero guarda la tv? Si preoccupa per il mondo di oggi? Cosa racconta ai nipoti? Lino Banfi sta per tornare con una nuova edizione della fiction nata nel 1998. Proprio nel 2018, Un Medico in Famiglia compirà 20 anni e Lino Banfi racconta: "Oggi ci sono i social, non voglio capire i social". Chi nasce qui ha diritto di essere italiano? Risponde di sì Lino Banfi, su Rai Uno a La Vita in Diretta. Sollecitato su altri argomenti, ancora Lino Banfi: "Dobbiamo essere sempre più sensibili, come Nonno Libero ho voluto sentire il sindaco di Amatrice, credo che lui farà molto più di altri sindaci, perchè è bello tosto e ha preso molto a cuore la ricostruzione post-terremoto".
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Fra poco si torna a girare, l'undicesima edizione di Un Medico in Famiglia, insomma di Nonno Libero, quindi di Lino Banfi.
Ma lui, Lino, quale personaggio sente a sè più caro e più vicino?
Non gliene voglia Rai 1, ma è con ogni probabilità Oronzo Canà, del resto in questo Paese il calcio è il calcio.
Lui, Lino Banfi, il compagno di Lucia da 60 anni, è uno degli attori più amati e famosi d'Italia, un attore-simbolo della commedia all'italiana, uno che quando era giovane come dice sua moglie "era magro, carino e con tutti i capelli".
Fra un mesetto, Nonno Libero, o se preferite il commissario Lo Gatto, perchè c'è stato anche lui, compirà 81 anni ma è lui stesso a riconoscere di "sentire solo il peso del peso, non il peso degli anni, di anni me ne sento al massimo 51 o 60, fate voi è lo stesso".
Uomo di cuore e di talento, Lino Baffi ha portato in tv, al cinema e in teatro, i difetti e i modi di dire della sua terra, facendo riflettere e facendo sorridere, e ha tutta l'intenzione di continuare a farlo...
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"Ormai abbraccio - racconta Lino Banfi alle porte dell'edizione numero 11 de Un Medico in Famiglia - tre generazioni, mi auguro di abbracciare la quarta”.
“Se pensiamo - continua - a Vieni avanti Cretino che mi sono inventato al momento al Colosseo, devo proprio riconoscere che sono state le assurdità a fare la fortuna della mia carriera”
Nonno Libero, Oronzo Canà, il commissario Lo Gatto (il nonno del commissario Montalbano), sono tutti uguali nel cuore di Lino Banfi? “Diciamo che sognavo di fare da tanto Oronzo Canà, posso andare a Coverciano, i mister veri quando mi vedono mi chiamano Mister, L'Allenatore nel Pallone me lo tengo proprio stretto”.
Oggi Nonno Libero si commuove se parla del suo papà, della sua filosofia contadina che valeva più di tre lauree e del fatto che nella sua nuova attività di imprenditore di prodotti alimentari della sua terra ne ha proprio voluto onorare la memoria.
Ma un pensiero anche per Laura Antonelli, sua collega e cara amica, scomparsa proprio il 22 Giugno 2015: "Bravissima e bellissima, ce l'ho sempre nel cuore".
E Totò? “Senza il Principe - racconta Banfi - avrei scelto un’altra strada, mi fece cambiare il cognome, mi chiamavo Zaga, diminutivo di Zagaria e lui mi disse cambialo, i diminutivi dei cognomi portano male...”.
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FONTI:
Per il contenuto: Lino Banfi e le anticipazioni di Un Medico in Famiglia, funweek.it, 21 Giugno 2017.
Per l'immagine: www.we-news.com
Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).