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FRIDA KAHLO: QUANDO L'ARTE SI DIVIDE TRA PASSIONE E DOLORE!

Non c’è alcun dubbio: quella di Frida Kahlo è certamente una delle mostre più attese del 2014. Oltre 40 opere della grande artista messicana saranno esposte nel nostro Paese. Due sono le tappe della mostra: la prima sarà quella nella Capitale. Dal 20 marzo al 31 agosto alcune tra le opere più rappresentative della Kahlo saranno esposte alle Scuderie del Quirinale.

La seconda tappa invece è prevista a Genova, presso Palazzo Ducale. Una mostra a metà tra il modernismo e il surrealismo, tratti che, insieme alla tradizione messicana, hanno contraddistinto una delle artiste più originali nel panorama artistico del Novecento.

La vita di Magdalena Carmen Frieda Kahlo, conosciuta come Frida Kahlo, non è mai stata facile. Nasce a Coyocàn, in Messico, nel 1907. I suoi progetti iniziali sono tra i più ambiziosi, Frida infatti vuole diventare un medico: questo sogno però viene stroncato sul nascere. Frida all’età di diciotto anni ha un gravissimo incidente mentre sta viaggiando su un autobus: una sbarra di ferro la trafigge provocandole una frattura multipla della spina dorsale, del bacino, lo schiacciamento di un piede, e cambiando per sempre, irrimediabilmente, il suo futuro.

Molte sono le operazioni che deve affrontare, così come i mesi da trascorrere in ospedale. Ma dopo una lunga e difficile convalescenza Frida inizia a scoprire il suo talento artistico, e proprio avvicinandosi all’arte ricomincia finalmente a vivere. Frida dipinge fin dalla giovanissima età di 19 anni moltissimi autoritratti: per lei corrispondono a una sorta in indagine psicologica del mondo e dalla natura umana. Ogni autoritratto ci mostra quanto per lei sia difficile vivere viste le sue condizioni e visto il dolore che, a causa dell’incidente, è costretta a provare ogni giorno.

La sua vita, oltre che essere segnata dall’arte, è colpita anche da un’altra passione travolgente, che se da un lato la aiuta a superare alcuni dei momenti più bui, dall’altra contribuisce ad aumentare il suo dolore: stiamo parlando della storia d’amore, molto travagliata, con Diego Rivera.

Nonostante gli alti e bassi lui le è sempre stato accanto. Tanto è vero che, al momento dell’inaugurazione della sua prima mostra, nel 1953, è stato lui a costruirle un baldacchino nel bel mezzo della galleria d’arte affinché potesse partecipare, nonostante le sue condizioni di salute precarie.

Tra le opere più significative esposte a Roma possiamo trovare “Autoritratto con collana di spine e colibrì”, esposto per la prima volta in Italia. Oltre a numerosi autoritratti, si possono vedere anche dei disegni e dei bozzetti. Tutte le opere della Kahlo mettono in evidenza i temi a lei cari e i simboli che l’hanno resa unica.

Tra questi spicca la “calavera”, il teschio messicano molto diffuso nella tradizione popolare. La Kahlo è considerata innovativa a livello artistico perché per la prima volta ha rappresentato la morte con un volto umano: un volto che non è affatto spaventoso o allusivo. Molti sono i simboli di origine azteca e precolombiana presenti nelle sue opere: sono stati proprio questi a dare il via alla cosiddetta Fridamania, un fenomeno che voleva, e che vuole tuttora, mettere l’accento sulla tenacia e sulla determinazione di una donna così coraggiosa e rivoluzionaria che, con la sua forza artistica e morale ha segnato l’arte a livello mondiale.

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