
Le parole di Tiziano Ferro sono una risposta chiara alle dichiarazioni del neo ministro della Famiglia Lorenzo Fontana. “Non voglio supporto, mi basterebbe smettere di sentirmi invisibile”, ha scritto lui stesso nelle storie di Instagram, replicando alle esternazioni del ministro leghista, che al Corriere della Sera ha detto: “Le famiglie gay non esistono“. Il cantautore, che ha fatto coming out nel 2010, ha pubblicato il messaggio anche in inglese e spagnolo. Dopo la risposta del cantante i portavoce del Lazio Pride, Fabrizio Marrazzo, Anna Claudia Petrillo e Richard Bourelly, in una nota hanno rilanciato "l’appello al presidente del Consiglio Conte e al vicepresidente Di Maio di procedere subito alla delega alle pari opportunità".
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"Non voglio supporto, mi basterebbe smettere di sentirmi invisibile".
E' la risposta di Tiziano Ferro, nelle storie di Instagram alle parole del neoministro della Famiglia Lorenzo Fontana che ieri, in un'intervista al 'Corriere della Sera', ha detto: "Le famiglie gay non esistono".
Il cantautore, che ha fatto coming out nel 2010, ha pubblicato il messaggio anche in inglese e spagnolo.Sulle dichiarazioni del neoministro è intervenuto Matteo Salvini spiegando che "sono cose fuori dal contratto di governo" e che quindi l'esecutivo giallo-verde non se ne occuperà.
Dure critiche a Fontana sono arrivate dalle associazioni Lgbt.
Per Franco Grillini, direttore di Gaynews.it, le affermazioni del neoministro "sono del tutto sbagliate esattamente come il nome del suo dicastero che dovrebbe chiamarsi 'ministero di tutte le famiglie".
Una polemica di mezza estate?
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Saranno messe in discussione, a questo punto, le leggi sui diritti civili dei governi Renzi e Gentiloni che, dopo tanto dibattere, hanno portato le unioni civili e il biotestamento anche in Italia?
I politici, dalla senatrice Monica Cirinnà al sindaco di Livorno Filippo Nogarin, non hanno fatto attendere le loro critiche e ora ci si mette anche lo "star system", a cominciare da Tiziano Ferro che, in una storia su Instagram, ha messo questa risposta chiara e tonda al ministro che vale la pena ricordare: "Non voglio supporto, mi basterebbe smettere di sentirmi invisibile".
Ricordiamo anche che l’artista, che ha fatto coming out nel 2010 proprio sulle pagine di Vanity Fair e che è stato è stato promotore del Lazio Pride nel 2017, continua a portare avanti la sua battaglia per i diritti civili dei gay: "Tante persone non sanno ancora che cos’è l’omosessualità".
Non resta ora che stare a vedere Staremo se arriverà in qualche modo una replica del Ministro e se si porrà all’insegna del dialogo.
Le posizioni di Fontana sono del resto chiare da sempre ma chissà che il nuovo ruolo istituzionale non lo induca a forme più istituzionali di apertura.
Le famiglie arcobaleno sono state il primo temporale estivo sul governo appena insediato.
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FONTI:
Per il contenuto: Tiziano Ferro replica al ministro Fontana: “Non voglio supporto”, chedonna.it, 4 giugno 2018.
Per l'immagine: www.we-news.com
Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).